
Il Salento è una delle mete più amate per trascorrere vacanze all’insegna di una natura incantevole, una storia antichissima e tradizioni ancestrali che rivivono ancora oggi nei borghi di questo meraviglioso lembo di terra pugliese.
Sono molte le soluzioni per poter soggiornare in Salento e la masseria agriturismo è quella che più soddisfa le esigenze di quei turisti che cercano in una vacanza non solo svaghi e divertimenti, ma anche un contatto con l’anima più autentica del Salento.
Cenni storici
Il termine masseria deriva dal latino “massa” e sta a indicare un agglomerato di fondi. La masseria rappresenta un’evoluzione del feudo nato nel IX secolo con Carlo Magno, ma le strutture fortificate cinte da mura che si conoscono oggi sono frutto del sistema difensivo predisposto da Carlo V per contrastare le incursioni dei Saraceni provenienti dal mare: furono così rinforzati i castelli e costruite torri costiere, ancora oggi ben visibili percorrendo la meravigliosa costa salentina. Nel corso degli anni, vennero in parte abbandonate e in parte abbattute. Solo verso la fine del XX secolo si avvia un’opera di recupero delle masserie, entrate ormai a far parte del Patrimonio Culturale della regione ed espressione della civiltà contadina salentina nel XVII secolo.
Perché soggiornare in una masseria agriturismo: una vita di altri tempi
Sul territorio salentino si contano numerosissime masserie, scrigni che preservano pezzi di storia del Salento: la maggior parte sono state riconvertite in B&B, resort e soprattutto agriturismo, dove si respira ancora un’atmosfera di tempi antichi.
Nelle masserie agriturismo, come ad esempio Masseria Chicco Rizzo, la suddivisione degli ambienti è rimasta pressoché intatta come nel passato: sono distinguibili gli appartamenti del signore, le stalle, la cisterna, la corte, la cappella e le aree di lavoro, rendendo facile immaginarsi qua e là gli uomini che trebbiavano nei campi, le donne che facevano pane e conserve e i bambini che mungevano le vacche.
Soggiornando in una masseria agriturismo, la vita contadina rivive nel corso dei processi di lavorazione e di coltivazione avviati davanti agli stessi ospiti, spesso coinvolti come novelli contadini. Non c’è infatti niente di meglio che consumare prodotti in loco, assolutamente a km 0 e magari lavorati con le proprie stesse mani, come le olive, i pomodori e i formaggi, vere leccornie di questa terra.
Non è difficile poi intuire quanto sia perfetto anche per le famiglie godersi le bellezze del Salento soggiornando in una masseria agriturismo, con i più piccoli che infatti saranno coinvolti in attività didattiche a contatto con gli animali come asinelli, cavalli e galline.
Un soggiorno totalmente green
Le masserie sorgono nel bel mezzo della natura, tra distese di ulivi secolari, muretti a secco e pajare (antiche costruzioni in pietra a secco), lontane, ma non troppo dai centri abitati.
Il relax e la tranquillità sono assicurati, tra mattinate passate nel vicino mare salentino, pomeriggi coccolati dal dolce frinire delle cicale e le serate in giro tra i borghi salentini che, soprattutto nel corso della stagione estiva, si animano grazie a sagre e feste perfette per scoprire il patrimonio culturale ed enogastronomico del Salento.
Molte masserie agriturismo organizzano poi escursioni a piedi, a cavallo o in bicicletta verso luoghi simbolo del Salento: ad esempio, la già citata settecentesca Masseria Chicco Rizzo, sita a Sternatia, nel cuore della Grecia Salentina, nel cuore del Salento, permettendo di raggiungere facilmente le vicine Lecce, Otranto oppure Torre dell’Orso, bagnate da acque cristalline dall’aspetto esotico.
Il rapporto tra le masserie e la natura è sottolineato anche dal modo in cui queste antiche strutture sono state restaurate: sono stati infatti utilizzati solo materiali eco compatibili come il legno, il tufo e la pietra carparo, regalando all’ospite l’emozione di soggiornare in un ambiente unico, anche negli ambienti interni, senza rinunciare ai comfort che tali strutture sono in grado di offrire.